tag:blogger.com,1999:blog-65514223574997948702024-02-18T20:06:06.675-08:00Cavallerizza Reale di Torino bene comuneENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.comBlogger28125tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-80295303550132736242019-12-02T09:39:00.001-08:002019-12-02T11:09:30.233-08:00A che punto è la Cavallerizza Reale? Un'inedita visione 'politica' del casoUn recente carteggio fra l'<b>arch. Bettini</b>, uno degli autori del progetto unitario per la rifunzionalizzazione della <b>Cavallerizza Reale</b> (progetto descritto in alcuni post precedenti), e <b>Guido Montanari</b>, ex vicesindaco ed assessore all'urbanistica della città di Torino, oltre ad esprimere il rammarico e la delusione per il disinteresse nei confronti di una proposta articolata ed esaustiva (lettera di E. Bettini a Montanari), delinea anche un <b>quadro politico</b> nel quale Guido Montanari descrive precise <b>scelte e responsabilità degli amministratori del Comune di Torino</b>.<br />
<br />
Abbiamo deciso di rendere pubblico questo carteggio considerando che:<br />
- le lettere, apparentemente private, sono state trasmesse ad un ampio gruppo di persone, assumendo quindi la caratteristica di <i>lettera aperta</i>, quindi pubblica;<br />
- le considerazioni e testimonianze trasmesse da Guido Montanari hanno una <b>rilevanza politica</b> che è importante sia condivisa ampiamente fra le persone che a vario titolo seguono e si interessano alle sorti della Cavallerizza Reale.<br />
<br />
Ci auguriamo con questi testi di alimentare i contenuti per un dibattito pubblico sempre più partecipato e propositivo per scongiurare e bloccare il possibile esito dell'<i>affaire</i> Cavallerizza: la <b>vendita per usi privatistici</b> di un bene che rappresenta la Storia della città e del nascente stato italiano e che, ai sensi del <b>Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio</b> (Dlgs 42/2004, art.54), dovrebbe essere considerato <b>Bene inalienabile</b>.<br />
<br />
Ricordiamo infine che la decartolarizzazione della Cavallerizza Reale era uno dei precisi impegni assunti nel corso della campagna elettorale dell'attuale Sindaca Appendino (<a href="https://www.slideshare.net/ChiaraAppendino/la-torino-di-domani-lurbanistica-a-5-stelle" target="_blank">vedi slide n° 9</a> del programma elettorale Urbanistica), impegno questo confermato, senza esplicito riferimento alla Cavallerizza Reale, nel Programma di Governo per la Città di Torino (consultabile <a href="http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti1/atti/allegati/201603358_1tc.pdf" target="_blank">qui</a>) che impegna la Giunta a:<br />
<br />
<b><i>escludere dai programmi di valorizzazione patrimoniale gli edifici avente valore storico, artistico o di memoria, i parchi, i giardini, salvaguardandone la fruizione pubblica (punto 2.2)</i></b><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/1T2bcd6B-aCqp2MlF_NRd8OAspWXUiOtl/view?usp=sharing" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="290" data-original-width="522" height="110" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhDrbrqjPMk0Lg9JTJv5qPMMpam3_L3ByUiq1LdqNxfnMmY1Q2F9Wwo8vRnYBWsaIFItAwxROzEStgHgCoz2wNF1yJE9JX3iTuj6YRbVXukq9G19Sh3c7tZqhzsu_AQ-XCLSXIXpRTIXA/s200/LettBett.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<br />
La lettera di Enrico Bettini a Guido Montanari (25.11.2019) può essere <a href="https://drive.google.com/file/d/1T2bcd6B-aCqp2MlF_NRd8OAspWXUiOtl/view?usp=sharing" target="_blank">consultata qui</a>.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/1c6GxdsSSevOZt66ke4zRW4Y-xzYO2NSR/view" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="293" data-original-width="467" height="125" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7lHUyKICK6DzeFwPPhvQ-p8Uh4KxXPFlmuAiHXJG-gK7qXSqQC3NMJnotnYLPZukhaGWrPgqt0FRROdZnJemxxk7CN-Qe5VFokt2odRqCXmNKPtDH5qtsahEDRcujBy-48hPhwUcqbLo/s200/LettMont.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<br />
La risposta di Guido Montanari (26.11.2019) può essere <a href="https://drive.google.com/file/d/1c6GxdsSSevOZt66ke4zRW4Y-xzYO2NSR/view?usp=sharing" target="_blank">consultata qui</a>.<br />
<br />ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-55066016294356186382019-10-27T05:48:00.002-07:002019-10-27T05:48:54.709-07:00Chi l'ha visto? Lettera aperta alla Sindaca Chiara AppendinoIl recente tragico incendio (21 ottobre 2019) che ha colpito ancora una volta lo storico compendio della Cavallerizza Reale, gioiello barocco e parte della zona di comando del Palazzo Reale di Torino, ha contribuito a riaccendere i riflettori su questo bene e, in particolare, sulla sua possibile destinazione dopo anni di abbandono, incuria e tentennamenti ripetuti delle ultime Amministrazioni cittadine.<br />
<br />
I segnali e le informazioni ufficiose pubblicate a mezzo stampa nell'ultima settimana circa il futuro assetto e destinazione d'uso del compendio inducono a pensare che gli iniziali usi <i>culturali</i>, da sempre indicati come naturale destinazione degli edifici componenti la Cavallerizza Reale, stiano via via evolvendo verso un uso di tipo commerciale ed essenzialmente privatistico.<br />
<br />
Vorremmo essere rassicurati...<br />
<br />
Siamo certi che la Giunta Comunale rispetterà i propri impegni assunti ad inizio mandato. Ricordiamo che il Programma di Governo per la Città di Torino (consultabile <a href="http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti1/atti/allegati/201603358_1tc.pdf" target="_blank">qui</a>) impegna la Giunta a:<br />
<br />
<b><i>introdurre trasparenza e partecipazione nei processi di pianificazione del territorio (punto 2.1)</i></b><br />
<br />
<b><i>escludere dai programmi di valorizzazione patrimoniale gli edifici avente valore storico, artistico o di memoria, i parchi, i giardini, salvaguardandone la fruizione pubblica (punto 2.2)</i></b><br />
<br />
Abbiamo pertanto ritenuto opportuno indirizzare alcune domane e considerazioni alla Sindaca Appendino, per essere rassicurati che per il complesso processo di definizione delle future destinazioni d'uso della Cavallerizza vengano proprio rispettati i citati punti del Programma di Governo.<br /><br />Il testo della Lettera Aperta è stato pubblicato in data 27 ottobre 2019 su Corriere Torino e sul Manifesto.<br />
<br />
<a href="http://cavallerizzabenecomune.blogspot.com/p/lettera-aperta.html" target="_blank">Le versione online della Lettera Aperta è disponibile qui</a>.<br />
<br />ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-47806338361853699372017-08-25T08:12:00.000-07:002019-10-27T08:13:42.941-07:00Né di destra né di sinistra. La Cavallerizza Reale di Torino futuro albergo (M)5SIn un articolo su il Manifesto del 7 marzo 2017 intitolato <i>Pareggio di bilancio, la 'rivoluzione' mancata di Chiara Appendino</i>, Maurizio Pagliassotti ha tracciato un'analisi sconfortante della Amministrazione comunale pentastellata che si conclude così:<br />
<br />
«Da questo percorso emergono alcuni cardini culturali del M5S in salsa sabauda: la post ideologia pentastellata – non siamo di destra né di sinistra – è neo liberismo mimetizzato, dato che il dogma è rappresentato dal pareggio di bilancio da raggiungere attraverso l’austerità. In tal senso l’elettorato di movimento, dagli animalisti agli sfrattati, passando per quelli che non vogliono la privatizzazione dei beni comuni, è tutto sacrificabile. Rimane la prospettiva di lungo termine, il punto di fuga della propaganda via internet permanente, fatto di sempre nuove promesse per un futuro sempre più lontano e sempre più radioso».<br />
<br />
Da questa premessa gli autori dell'articolo <b><i><a href="http://www.eddyburg.it/2017/08/ne-di-destra-ne-di-sinistra-la.html" target="_blank">Né di destra né di sinistra. La Cavallerizza Reale di Torino futuro albergo (M)5S</a></i></b> , pubblicato sulla Rivista online Eddyburg, hanno ricordato gli elementi essenziali dell'<i>affaire</i> Cavallerizza, i tentativi di privatizzazione messi in atto dalla Giunta Fassino, le speranze nel nuovo corso della Giunta Appendino ed, infine, la delusione per il sostanziale immobilismo dopo un anno dall'insediamento e per i segnali di sostanziale continuità con la Giunta Fassino nel perseguire l'obbiettivo della privatizzazione della Cavallerizza senza essere in grado di formulare un grande progetto culturale per il riuso del compendio.<br />
<br />
Sono purtroppo sempre attuali le parole di Gustavo Zagrebelsky del 2015:<br />
<br />
«Abbiamo un complesso monumentale straordinario che va dal Duomo all'Antico Macello: Palazzo Reale, Archivio di Stato, Teatro Regio, Zecca, Università, ex Accademia militare, scuderie….E' un complesso straordinario collocato in una linea strategica. Io mi chiedo se i nostri amministratori sappiano quali siano questi palazzi, uno collegato all'altro. Sarebbe davvero un obbrobrio pensare che lì in mezzo si facciano delle abitazioni private»<br />
<br />
<a href="http://www.eddyburg.it/2017/08/ne-di-destra-ne-di-sinistra-la.html" target="_blank">Il testo dell'articolo su Eddyburg è disponibile qui</a>.<br />
<br />ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-88750775412814533352017-02-20T06:43:00.000-08:002019-10-27T07:48:45.265-07:00Idee per la Cavallerizza - Confronto pubblicoIn data 18 febbraio 2017 il Comune di Torino ha organizzato un incontro pubblico (sala Bobbio, Curia Massima, via Corte d'Appello 16, Torino) per raccogliere le idee circa il futuro della Cavallerizza Reale.<br />
<br />
Rispondendo al seguente invito dell'Amministrazione, nella persona del vicesindaco Montanari:<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>La ex Cavallerizza Reale di Torino è uno straordinario complesso di valore storico architettonico sito nella </i><i>zona centrale di Torino, in prossimità del Teatro Regio, dell’Archivio di Stato, del Polo Reale, dell’Università, </i><i>del Museo del Cinema e collegato ai Giardini Reali.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Sito dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è <b>parte inscindibile di un ambito urbano la cui </b></i><i><b>vocazione ad attività culturali, artistiche, di ricerca, di formazione e di sperimentazione, si è andata </b></i><i><b>consolidando nel tempo</b>. A lungo lasciato in abbandono o per destinazioni incongrue, il complesso, che </i><i>necessita di importanti interventi di restauro, è attualmente di proprietà della Città di Torino, della Cassa </i><i>Depositi e Prestiti e del Fondo di Cartolarizzazione della Città di Torino (CCT).</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>La nuova amministrazione della Città di Torino, guidata da Chiara Appendino, intende <b>costruire un percorso </b></i><i><b>condiviso che permetta di individuare destinazioni d’uso compatibili</b> e scelte economicamente sostenibili, </i><i>attraverso una prima giornata di confronto pubblico tra proprietari, Istituzioni, associazioni culturali e tutti i </i><i>cittadini.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
il Gruppo di Ricerca e Progettazione della Cavallerizza ha accolto con entusiasmo l'invito ed ha presentato i tratti essenziali di una possibile idea progettuale che, rispettando il principio dell'unitarietà e dell'identità storico-architettonica complessiva del Polo Reale e del Compendio della Cavallerizza, ne identifica come ottimale ed auspicabile la sua destinazione interamente culturale e sociale.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/1fyLihBekVrw5Pwf8TpHSVLUcnqV8pPgN/view?usp=sharing" target="_blank">La sintesi dell'intervento è disponibile qui</a>.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/1c6NCpZDLPtINRyIycNkwIhLwpkA2zvr0/view?usp=sharing" target="_blank">Le slides di descrizione del progetto sono disponibili qui</a>.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-69735846599645268062016-06-14T02:43:00.000-07:002016-08-07T05:29:38.955-07:00Idee per un possibile riuso della Cavallerizza Reale come Centro Contemporaneo della CultureIl <i>Gruppo di Ricerca e Progettazione della Cavallerizza</i> ha presentato in data 13 giugno 2016, nella Sala Convegni dell'Archivio di Stato di Torino, un'idea progettuale per un possibile riuso del compendio della Cavallerizza Reale.<br />
<br />
I principali criteri sui quali il progetto si basa sono: l'unitarietà dell'intero compendio, la sua vocazione culturale, la proprietà pubblica, la valorizzazione sociale ed un modello di gestione che garantisca la partecipazione democratica dei portatori di interesse.<br />
<br />
La presentazione, aperta da <b>Roberto Gnavi</b> (Italia Nostra), è stata tenuta da <b>Elisabetta Forni</b> (sociologa, Politecnico di Torino), <b>Enrico Bettini</b> (architetto), <b>Antonio Rava</b> (architetto restauratore) ed<b> Emanuele Negro</b> (Centro Studi Sereno Regis). <b>Carlo Salone</b> (Presidente del Corso di Laurea in Economia dell'Ambiente, della Cultura e del Territorio, Università di Torino) ha poi commentato i contenuti del progetto in qualità di discussant.<br />
<br />
E' possibile visionare e scaricare le<a href="https://drive.google.com/uc?export=download&id=0Bw7c1u2hmwZHeFIySVFlcGQxQ1E" target="_blank"> immagini della presentazione (pdf, 19 MB)</a> e lo <a href="https://drive.google.com/uc?export=download&id=0Bw7c1u2hmwZHV2pYQlROeTcySjg" target="_blank">schema delle corti (pdf, 200 kB)</a><br />
<br />
<br />ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-86352014900897391212016-06-10T00:32:00.001-07:002016-06-10T04:39:03.486-07:00Ipotesi di trasformazione della Cavallerizza - Presentazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeycMaPeqijhittn0_an0qY7lTDaR_7JdugdJxy_cLvXyseOmTIXWrwxEvJdFmGngTZQmmuDrxlyn3_5p4DpWR7J_9HIz-sqS8IizzlXxeQwOXDrtNUQ4uo1wUF6PWzyLTzwfFrHi76bE/s1600/cava+ass.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeycMaPeqijhittn0_an0qY7lTDaR_7JdugdJxy_cLvXyseOmTIXWrwxEvJdFmGngTZQmmuDrxlyn3_5p4DpWR7J_9HIz-sqS8IizzlXxeQwOXDrtNUQ4uo1wUF6PWzyLTzwfFrHi76bE/s200/cava+ass.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Riceviamo e trasmettiamo:</div>
<br />
<br />
<div align="center" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-decoration: none;"><b>Ipotesi
di trasformazione della Cavallerizza Reale</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br />
</span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="center" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.2cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><b>Le
Corti della Cultura</b></i></span></span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><b>Centro
Contemporaneo delle Culture e dell'Inclusione Sociale</b></i></span></span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><br />
</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br />
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="text-decoration: none;">lune</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">dì
13 giugno 2016 ore 15 – 17.30</span></span></span></span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: x-small;">Sala
Convegni Archivio di Stato, Piazzetta Mollino, Torino</span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="center" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="center" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="center" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>PROGRAMMA</b></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="left" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="left" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Saluti
dell'associazione 'Italia Nostra' </span></span>
</div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="text-decoration: none;">Relatori</span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Elisabetta
Forni</b></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">,
sociologa, docente del Politecnico di Torino</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Enrico
Bettini</b></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">,
architetto</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Antonio
Rava</b></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">,
architetto</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Emanuele
Negro</b></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">,
Centro Studi Sereno Regis</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm; text-decoration: none;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Discussant</span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Carlo
Salone</b></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">,
Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Economia
dell'Ambiente,
della Cultura e del Territorio, Università di Torino<br />
<br />
</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="text-decoration: none;">Domande
e commenti dal pubblico</span></span></span></span></div>
<div align="center" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="center" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="center" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Per
informazioni:</span></span></div>
<div align="left" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Gruppo
di Ricerca e Progettazione della Cavallerizza</span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="mailto:grp.cavallerizza@gmail.com" target="_blank">grp.cavallerizza@gmail.com</a></span></span></div>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-17944355154795425632016-06-08T11:18:00.002-07:002016-06-08T11:19:21.917-07:00Privati della Cavallerizza RealeDa tempo il complesso della Cavallerizza Reale di Torino è oggetto di
minacce di privatizzazione della proprietà e nell'uso e di degradazione
delle sue caratteristiche qualitative. E da tempo sono in atto
iniziative popolari per la tutela del complesso, delle sue
caratteristiche formali e del suo uso sociale. Il processo di
liquidazione messo in atto dai poteri forti della città è giunto a un
punto di svolta: è stato reso pubblico il mastereplan, affidato dal
Comune ad attori privati. Un gruppo di esperti, che da anni si batte per
la difesa della Cavallerizza, lo ha analizzato ed espone le ragioni
della sua pesante posizione critica.<br />
<br />
<i>Un'analisi critica del progetto che i poteri forti propongono per
privatizzare il prestigioso complesso e sottrarlo all'uso pubblico.
Testi di Riccardo Bedrone, Paolo Berdini, Paola Somma, Elisabetta Forni
ed Emanuele Negro</i><br />
<br />
<a href="http://www.eddyburg.it/2016/06/torino-privati-della-cavallerizza-reale.html" target="_blank">Visualizza l'articolo pubblicato su Eddyburg.it</a>ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-54029118158557124742016-06-05T23:55:00.001-07:002016-06-05T23:55:19.243-07:00Comunicato Stampa: Privati della Cavallerizza Reale - Un Masterplan del Comune di Torino per la vendita del bene UNESCO
<div align="center" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>COMUNICATO
STAMPA</b></span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">In
data </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>7 giugno 2016 alle ore
12</b></span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"> sui svolgerà presso
l'</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>Unione Culturale Franco
Antonicelli</b></span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">, via Cesare
Battisti 4, Torino, la conferenza stampa di presentazione in anteprima dello </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>studio:</b></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="center" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>Privati della Cavallerizza Reale</b></span></div>
<div align="center" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>Un Masterplan del Comune di Torino
per la vendita del bene UNESCO</b></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">redatto
dagli urbanisti </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>Riccardo
Bedrone, Paolo Berdini</b></span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">
e </span></span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>Paola Somma</b></span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">.
</span>
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il
testo sarà pubblicato on-line su <a href="http://www.eddyburg.it/">www.eddyburg.it</a> nei giorni
seguenti.</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il
</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>Masterplan</b></span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">
redatto da Homers s.r.l. e da Equiter per il Comune di Torino (su
mandato della Compagnia di San Paolo) allo scopo di definire la
</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>futura destinazione d'uso</b></span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">
e l'</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b>assetto proprietario</b></span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">
del bene, è stato analizzato dagli autori per renderne meglio
leggibili le caratteristiche e per avviare un dibattito pubblico che
finora è mancato.</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Saranno
presenti gli autori</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"> Comitato
Cavallerizza Bene Comune</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Per
informazioni:</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">cavallerizzabenecomune@gmail.com</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">http://cavallerizzabenecomune.blogspot.it/</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-9009480865474252412016-06-05T06:16:00.001-07:002016-06-05T06:17:53.383-07:00L'avevamo tanto atteso ...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4DG8QYw0o6fIhgZRhxGX3oO8Mpz4s8wh67Xxel1oNi-yAjYT3klFPeJtedBmqJzJnPD8DdMPRV6LV9fzhZDAzL0t_vg6B0XSXre36ByRs0n5WNA5M87_bpXgi0GfFdouzfd_D1h8pnm4/s1600/copertina+masterplan.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4DG8QYw0o6fIhgZRhxGX3oO8Mpz4s8wh67Xxel1oNi-yAjYT3klFPeJtedBmqJzJnPD8DdMPRV6LV9fzhZDAzL0t_vg6B0XSXre36ByRs0n5WNA5M87_bpXgi0GfFdouzfd_D1h8pnm4/s320/copertina+masterplan.jpg" width="224" /></a></div>
Dopo una lunga gestazione, il tanto atteso "Masterplan per la riqualificazione, valorizzazione e conservazione ad uso pubblico" (come recita il titolo) è stato presentato il 19 aprile 2016 ad un uditorio invero ristretto, la quinta commissione consiliare cultura del Comune di Torino, il giorno precedente il suo scioglimento in vista delle elezioni amministrative.<br />
<br />
L'attesa è stata lunga: dopo l'annuncio di questo lavoro in occasione della delibera di Giunta del 31 marzo 2015 (2015/01346), dove si incarica la Compagnia di San Paolo della <i>"... predisposizione di uno studio di fattibilità afferente l’investimento di potenziali acquirenti del Compendio che ne individui la migliore strategia di valorizzazione (anche mediante la definizione di un percorso inclusivo di coinvolgimento alla partecipazione di diversi attori funzionali e coerenti al pieno e sostenibile sviluppo del bene)"</i>, <br />
<a name='more'></a>studio che viene preannunciato per l'autunno del 2015, se ne trovano vaghi cenni nella delibera del Consiglio Comunale dell'11 dicembre 2015 (2015/07072) con la quale si decide di riacquistare una parte del compendio già cartolarizzata anni prima (acquisto la cui ratio verrà illustrata in un post successivo) e, ahinoi, si anticipano alcuni contenuti del masterplan: <i>"gli esiti dello studio di fattibilità prevedono, in sintesi, l'alienazione del Compendio ad asta pubblica per Lotti distinti - da indirsi nei primi mesi del 2016 - pur nella conservazione della massima fruibilità pubblica e della vocazione culturale complessiva del bene."</i><br />
<br />
Questo Masterplan, a dispetto di ripetuti annunci ufficiosi di prossima pubblicazione, rimane ancora nei cassetti sino a quando, su iniziativa dell'Università degli Studi, viene convocato con estrema riservatezza un <a href="http://www.unito.it/comunicati_stampa/cavallerizza-reale-prosegue-il-confronto-tra-unito-e-citta" target="_blank">incontro pubblico col sindaco Fassino e con l'assessore Passoni </a>per illustrare i contenuti del Masterplan (<a href="https://www.slideshare.net/quotidianopiemontese/verso-il-masterplan-della-cavallerizza-reale" target="_blank">il 17 febbraio 2016</a>); gli esiti di questa presentazione sono ancora piuttosto deludenti, in quanto non emerge nulla di nuovo rispetto alle vaghe ipotesi che ormai da quasi due anni circolano. Grande attenzione viene data alla cosiddetta 'fruizione pubblica dei piani terra' senza specificare in cosa consista questa fruizione, senza ricordare che dietro questa definizione si trova un proprietario privato che decide modalità e limiti di questa fruizione (da cui una riconferma della volontà di vendere ad operatori privati il compendio della Cavallerizza reale) e, soprattutto, sorvolando sulla destinazione dei piani superiori del compendio.<br />
<br />
Arrivata infine la pubblicazione del Masterplan, è stato possibile analizzarne dettagliatamente i contenuti. Da una lettura non sempre agevole sono emersi alcuni interrogativi:<br />
<br />
<span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g">- si parla di destinazione pubblica all'87% del solo piano terreno, mentre la cavallerizza conta da 4 a 6
piani: perchè i piani superiori non sono pubblici (o ad uso pubblico) e non sono contabilizzati in questa percentuale?<br /><br />- perchè i cortili ed i portici, oggi accessibili a tutti, se il masterplan venisse adottato, diverrebbero spazi privati
(accessibili al pubblico come lo sono i cortili di un centro
commerciale...) a tutti gli effetti, aperti al pubblico, a seconda del
cortile, per 4 ore al giorno ovvero per 12 ore?<br /><br />- perchè il masterplan è concepito per
spezzettare in lotti omogenei l'intero compendio della Cavallerizza Reale per
poi procedere alla vendita di ogni lotto separatamente? Bella
prospettiva trasformare in uno spezzatino di proprietà private quello che un
tempo era parte integrante di Palazzo Reale, progetto del Castellamonte
ed ora, ancora, iscritto sulla lista del Patrimonio Mondiale
dell'UNESCO.<br /><br />- dove saranno collocate ed in cosa consisteranno le annunciate vocazioni culturali? Pare che la superficie ad esse dedicate sia davvero modesta, a meno di non voler considerare 'culturale' anche un ostello o
un albergo.<br /><br />- in cosa consisterà il distretto culturale previsto
nella Cavallerizza? E' difficile trovarne traccia nel documento; la
cosiddetta 'Agenzia Cavallerizza' ricorda più un'agenzia immobiliare
incaricata della promozione del brand Cavallerizza più che della creazione e gestione di un
progetto culturale.</span></span><br />
<br />
<span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g">- per quale ragione è stato steso un velo opaco sull'ex-Zecca? Non fa parte anche questa del compendio?<br /><br />- perchè non dichiarare chiaramente che la volontà, espressa non solo nel
Masterplan ma anche nelle numerose delibere, è quella di vendere
l'intero complesso?</span></span></span></span><br />
<br />
<span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g">Su quest'ultimo punto ricordiamo la dichiarazione registrata del sindaco Fassino che contrariamente alle indicazioni del Masterplan, e delle delibere, afferma categoricamente che "<a href="http://www.lastampa.it/2016/02/17/multimedia/cronaca/fassino-la-cavallerizza-non-in-vendita-tf0msZlEQ46tEFjgA0ZQiI/pagina.html" target="_blank">La Cavallerizza non è in vendita</a>" (La Stampa, 17 febbraio 2016).</span></span></span></span><br />
<br />
<span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g">Per chiarire questi interrogativi abbiamo richiesto agli urbanisti Riccardo Bedrone, Paolo Berdini e Paola Somma di analizzare i contenuti del Masterplan e di presentare gli esiti di questo studio in un documento che sarà <b>presentato alla stampa</b> il <b>7 giugno 2016</b> alle ore 12 presso l'Unione Culturale Franco Antonicelli in via Cesare Battisti 4 a Torino, e successivamente pubblicato on-line sul sito <a href="http://www.eddyburg.it/"><b>www.eddyburg.it</b></a></span></span></span></span><br />
<span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><br /></span></span></span></span>
<span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g">La Conferenza Stampa sarà aperta al pubblico.</span></span></span></span><br />
<br />
<span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g">Chi volesse prendere visione del <b>Masterplan</b>, lo può scaricare <a href="https://goo.gl/FGOIzy" target="_blank">qui in formato pdf</a> (40 Mb)</span></span></span></span><br />
<span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><br /></span></span></span></span>
<br />
<span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"> </span></span> </span></span>ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-56712020347876261712015-10-21T11:17:00.000-07:002015-10-21T11:17:14.071-07:00Zagrebelsky: riformatori questi? No, esecutori di progetti altrui Questa dichiarazione di Gustavo Zagrebelsky, primo firmatario dell'Appello per salvare la Cavallerizza Reale, pur riferendosi ad un altro caso (l'appello di insigni costituzionalisti contro la proposta di legge costituzionale volta allo sgretolamento dell'impianto democratico della Repubblica, <a href="http://www.eddyburg.it/2015/10/la-legge-costituzionale-che-il-senato.html" target="_blank">"La peggiore riforma"</a>) ci pare essere esemplificativa delle modalità di malgoverno, oggi molto comuni sia a livello centrale che locale, sfociante spesso in una forma di autoritarismo più o meno celato.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Ricorda Zagrebelsky:<br />
<br />
"Una delle espressioni più ricorrenti, in questo tempo di
autoritarismo non solo strisciante ma addirittura conclamato
come virtù, è «abbiamo i voti», «abbiamo i numeri». Una concezione
della democrazia da scuola elementare! Dunque, che cosa serve
discutere? Un bel nulla. <br /><br />Oltretutto, ho l’impressione che i
nostri riformatori, tronfi dei loro numeri raccogliticci in un
consesso che ha raggiunto il grado più basso di credibilità, non
agiscano in libertà, ma come esecutori di progetti che li
sovrastano, di cui hanno accettato di farsi passivi e arroganti
esecutori in nome di interessi o poco chiari, o indicibili ch’essi
riassumono nel ridicolo nome di «governabilità»: parola di cui non
conoscono nemmeno il significato. Non dissento nel merito, ma sono
certo della totale inefficacia dell’invito al confronto"<br />
<br />
parole, queste, molto adatte a descrivere la dimensione <i>democratica e partecipata</i> della questione Cavallerizza Reale.<br />
<br />
Il testo completo può essere <a href="http://www.eddyburg.it/2015/10/zagrebelsky-riformatori-questi-no.html" target="_blank">consultato qui</a>.<br />
<br />ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-47074401997952854412015-10-15T10:38:00.001-07:002015-10-15T10:40:22.819-07:00Il ‘che fare’ della Cavallerizza RealeRiceviamo da Enrico Bettini, architetto, e volentieri pubblichiamo.<br />
<br />
<br />
<div align="center" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Il
‘che fare’ della Cavallerizza</span></b></span></div>
<div align="center" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
La
mobilitazione, ininterrotta da oltre un anno, in difesa di un
patrimonio di grande valore storico, monumentale ed urbano come
quello della “Cavallerizza” reale di via Verdi sta ad indicare,
credo, che alla (s)vendita dei propri beni da parte dell’ente
pubblico va posto un limite. Qui non si tratta dell’alienazione di
uffici postali in disuso, di torri dell’acquedotto o di una caserma
vuota, ma di un complesso testimone della grandezza di un regno e
della cultura della nostra arte, del genio visionario,
insopprimibile, di architetti settecenteschi. Sono state fatte
assemblee, riunioni, incontri con ‘la politica’, appelli, come
l’ultimo firmato da S. Settis, T. Montanari, G. Zagrebelsky. Forse
è il momento della sintesi.<br />
<a name='more'></a></div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
La
proprietà privata deve arrestarsi alla soglia dei beni pubblici che
per la Storia, l’Arte e la Cultura hanno un valore non
commerciabile. E’ dimostrato che abbattere il debito pubblico - nazionale e locale - con le privatizzazioni è illusorio,
irrimediabilmente inutile.</div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
Pertanto,
va abbandonata tutta la filiera della cosiddetta ‘cartolarizzazione’
(già repellente nel nome) per i suddetti beni. I quali, essendo di
tutti, perché pubblici, non possono essere alienati senza il diretto
consenso dei legittimi proprietari che andrebbero perlomeno
interpellati tramite referendum nazionali/locali. La vicenda della
“Cavallerizza” dimostra proprio questo: la cittadinanza non
intende delegare al Sindaco e alla sua Giunta la vendita di beni
riconosciuti di alto pregio (la “Cavallerizza” è bene
dell’umanità, secondo l’UNESCO) se non per volontà del <i>popolo</i>
(Paolo Maddalena).</div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
La
destinazione d’uso di un bene -che resta pubblico- può certamente
comprendere, al suo interno, attività private, sponsorizzazioni
private, concessioni a privati sulle quali, però, decide
autonomamente il pubblico, mai estromesso dalla sua proprietà, mai
condizionato né succube della speculazione da capitale privato.</div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
Nel
caso specifico, mi pare non eludibile la destinazione di generale
struttura culturale e artistica (produzione, formazione, ricerca e
manifestazione) e sede di ‘borgo’ universitario e degli artisti
con le sue residenze studentesche, le comuni zone-studio, i
laboratori e gli studi professionali, i magazzini per artisti,
artigiani e ospiti esperti; le botteghe e i ristori per la vita (e la
vivacità) della collettività resa omogenea dall’impegno per il
sapere e il saper creare.
</div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
Sono
certo che Sindaco e Giunta, se non fossero ossessionati e ricattati
dal buco di bilancio, sarebbero d’accordo. Ma, intanto, dovrebbero
convincersi che con la “Cavallerizza” quel buco non lo tapperanno
mai e che non si usano i capolavori di un’intera civiltà per
sanare i debiti. La risposta la conosciamo: “Chi paga?”. Intanto
gli sponsor. Esempi sono il Colosseo e la scalinata di Trinità dei
Monti che non sono diventati di proprietà di Della Valle e di
Bulgari. Inoltre, occorrerebbe impegnarsi in una campagna locale per
l’”Art Bonus” Sono anche convinto che se si lanciasse una tassa
di scopo per la tutela e la rivitalizzazione della Cavallerizza (come
per gli altri ‘gioielli’ della città), avrebbe successo così
come la destinazione del ‘5 per mille’ espressamente finalizzata
ad essi.
</div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
Tutto
questo è possibile ma c’è un dovere per una nazione come l’Italia
ed è quello del censimento e classificazione per la riqualificazione
e rifunzionalizzazione dell’eccellenza del patrimonio storico
architettonico che va inesorabilmente in rovina. Per rispondere a
tale dovere va organizzato un apposito ministero non mescolabile con
turismo, eventi, fiere, musei, ecc. ma specifico e concentrato su un
solo obiettivo.
</div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
L’Italia,
dal punto di vista della conservazione di tale patrimonio è in una
situazione analoga a quella post-bellica che aveva quale priorità
quella della ricostruzione. La “Cavallerizza” non è bombardata
(è come se lo fosse) ma ha bisogno di tornare allo splendore del suo
progetto originario negli esterni e di essere ristrutturata negli
interni per essere abitata in nuove funzioni, in sicurezza, con nuovi
requisiti, impianti, servizi logistici, ecc. Sono interventi di un
livello tale che hanno bisogno di un apposito Ministro e Ministero
con portafoglio, di un apposito capitolo costantemente previsto e
finanziato tutti gli anni nella legge di stabilità. La mappa degli
interventi del ‘livello Cavallerizza’ avrebbe dovuto essere
redatta dagli anni ’50. L’incuria ha accumulato un danno enorme.
A tanta inadempienza non si risponde svendendo la propria
inestimabile ricchezza all’asta. Si accantonano, anno dopo anno, le
somme necessarie a portare a termine un programma (ventennale?) di
riacquisizione dell’integrità di quel tesoro i cui frutti
ripagheranno - anche economicamente - ampiamente della spesa e per
sempre.
</div>
<div class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
Intanto,
con la “Cavallerizza” che si fa? 1) Il Comune delibera la
sospensione, per un anno, di ogni trattativa commerciale relativa
agli immobili e 2)la recessione dalla loro cartolarizzazione; 3) il
sindaco di Torino, in qualità di presidente dei comuni italiani
(ANCI) si fa promotore presso il governo per l’istituzione del
nuovo ministero e 4) presso il ministro Padoan per l’inserimento
nella legge di stabilità 2016-17 del programma pluriennale di
finanziamento del suddetto ministero; 5) sempre Fassino, si attiva
presso le istituzioni deputate all’ottenimento dei finanziamenti
europei su programmi relativi alla tutela e riuso di opere di alto
valore storico/culturale/urbano e 6) si impegna, in qualità di
membro del consiglio di amministrazione della Cassa Depositi e
Prestiti, affinchè siano ridefinite la sua natura e le sue finalità,
queste ultime a vantaggio dell’uso del risparmio collettivo per
finalità socio culturali e territoriali come quella del recupero di
cui sopra. Infine, si utilizza l’anno di sospensione per il
compimento di tutte le fasi necessarie al compimento di tutte le fasi
di progettazione dell’ utilizzo di tutto il complesso perché dal
2017 sia possibile dare inizio ai lavori per il suo tanto atteso
recupero.
</div>
<br />
<i>Enrico Bettini</i><br />
<br />ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-20844596778910337622015-10-10T02:55:00.000-07:002015-10-12T11:23:39.085-07:00Progetto Top Secret....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGdp2Ujti5FzFVvNMH_iAZlukDHQhdzmHehCbRXYC1EIC1smP5yP3AS4UPCNMX8a02Of3bmwVoEl6xnC9cPY8k8R1GHXhizWZlLoQojX25tdCTNBrVJdTk_qmDMvFZmHEmJuUDoUL4bYI/s1600/progetto+top+secret.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGdp2Ujti5FzFVvNMH_iAZlukDHQhdzmHehCbRXYC1EIC1smP5yP3AS4UPCNMX8a02Of3bmwVoEl6xnC9cPY8k8R1GHXhizWZlLoQojX25tdCTNBrVJdTk_qmDMvFZmHEmJuUDoUL4bYI/s200/progetto+top+secret.jpg" width="195" /></a></div>
<i><b>Il progetto top secret del Comune e dello Stabile per la Cavallerizza</b></i> , titolava La Repubblica del 4 ottobre 2015: sorprendente che questa dichiarazione di segretezza nelle procedure di disegno della futura Cavallerizza Reale si accompagni con le pregresse dichiarazioni di democraticità e di partecipazione, rese dagli Amministratori pubblici coinvolti, e che arrivi come pronta risposta alle raccomandazioni di Gustavo Zagrebelsky (vedere qui: <a href="http://cavallerizzabenecomune.blogspot.it/2015/10/conferenza-stampa-di-presentazione.html">http://cavallerizzabenecomune.blogspot.it/2015/10/conferenza-stampa-di-presentazione.html</a> ) e di 1200 altri intellettuali che chiedono al sindaco Fassino di sospendere le procedure di vendita del compendio e di avviare un reale processo democratico di ascolto e partecipazione della cittadinanza e delle sue componenti professionali direttamente coinvolte.<br />
<br />
Strano modo di intendere la democrazia.<br />
<br />
<br />
<a href="https://drive.google.com/file/d/0Bw7c1u2hmwZHQi1VWmZheE5pMjQ/view?usp=sharing" target="_blank">L'articolo può essere letto qui</a> ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-81812595153751374432015-10-05T10:44:00.002-07:002015-10-06T10:16:33.450-07:00Conferenza Stampa di presentazione dell'AppelloL'appello per SALVARE LA CAVALLERIZZA REALE QUALE BENE COMUNE E PARTE INTEGRANTE DEL PATRIMONIO STORICO E CULTURALE DI TORINO è stato presentato pubblicamente alla stampa il 2 ottobre 2015, in occasione dell'invio ufficiale al Sindaco Fassino.<br />
<br />
<b>Gustavo Zagrebelsky</b>, <b>Tomaso Montanari</b> e <b>Livio Pepino</b>, primi firmatari dell'appello, ne hanno illustrato le motivazioni ricordando il profondo valore democratico della partecipazione civica ed il dovere di preservare il Patrimonio storico, come sancito dalla nostra Costituzione.<br />
<br />
<b>Gustavo Zagrebelsky</b> si domanda se i cittadini e gli amministratori si rendano conto del carattere <b>straordinario</b> del complesso della Cavallerizza Reale e della sua <b>posizione strategica</b> lungo un asse direttore che va dal Duomo all'antico macello racchiudendo tutte le antiche funzioni della città.<br />
<div lang="zxx" style="margin-bottom: 0cm;">
Sarebbe davvero un <b>dramma</b>, continua, se
lì in mezzo ci fossero <b>abitazioni di lusso</b>, dove tutti vorrebbero andare ad abitare; siccome ci si rende conto che
esistono degli <b>interessi pubblici</b> che valgono di più delle
aspirazioni personali, la collettività ha il dovere di <b>difendere la memoria storica</b> di questi luoghi e di <b>preservarli</b> per le generazioni future.</div>
<div lang="zxx" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div lang="zxx" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div lang="zxx" style="margin-bottom: 0cm;">
Questo è un <b>appello</b>
moderato, e così ovvio, a <b>consultare i cittadini</b> con una
consultazione vera, e non chiedendo in astratto 'cosa volete' , ma
sottoponendo loro una <b>serie di progetti alternativi</b>: solo così si fa
<b>partecipazione</b>, se no è una presa in giro.</div>
<br />
<br />
<br />
E' possibile visionare la registrazione video della Conferenza Stampa ed i contributi dei 3 relatori.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/kI4shcnaAQg/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/kI4shcnaAQg?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
</div>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-5957541758525273382015-09-30T10:49:00.001-07:002015-09-30T10:52:21.161-07:00Seminario Internazionale dedicato alla Cavallerizza Reale nell'Aula Magna del Rettorato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilpbnyUbHz-aegcPrUv5tjLtfyRgd0s82b_LBCEMMJcX4xGF__UGSyXmZSEVDT_OlcDbilrYOzdwJYr9OPuazX58JjCtpkY74LqQUFU3lBKUSZ8n489B3H1fHoo8rW9-HPtg0nompukSU/s1600/rettorato+unito.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilpbnyUbHz-aegcPrUv5tjLtfyRgd0s82b_LBCEMMJcX4xGF__UGSyXmZSEVDT_OlcDbilrYOzdwJYr9OPuazX58JjCtpkY74LqQUFU3lBKUSZ8n489B3H1fHoo8rW9-HPtg0nompukSU/s200/rettorato+unito.jpg" width="200" /></a></div>
Intensa attività di riflessione sul tema della cavallerizza Reale di Torino. Ci comunicano che venerdì 2 ottobre, alle ore 15 si terrà un Seminario Internazionale sul tema:<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Il Complesso della Cavallerizza Reale di Torino</b><br />
<b>e le sue potenzialità culturali<br />Edifici storico-architettonici di alto pregio:</b><br />
<b>beni comuni o beni privatizzabili?</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br />
<a name='more'></a>Il Seminario, che si svolgerà nell'Aula Magna storica del Rettorato dell'Università, via Verdi 8, </div>
si propone di analizzare le potenzialità di
riqualificazione dell’intero complesso della Cavallerizza
Reale che permettano sia la salvaguardia del suo carattere di
bene comune, sia la sua valorizzazione a scopi culturali in
linea con le più recenti esperienze europee di indiscussa
riuscita, come ad esempio Berlino (Bethanien), Madrid
(Tabacalera) e Vienna (MQW).<br />
Interverranno:<br />
<div style="text-align: left;">
<br />
Elisabetta Forni, DIST Politecnico di Torino<br />
Chiara Occelli, DAD, Politecnico di Torino<br />
Roberto Burlando, Dipartimento di Economia, Università di
Torino<br />
Tomaso Montanari, Dipartimento di Studi Umanistici, Università
Federico II, Napoli<br />
Maria Welzig, Accademia delle Scienze Austriaca, Vienna<br />
Dieter Bogner, Studio Bogner CC e Università di Vienna, Museum
planner <br />
Christian Strasser, Direttore del Museum Quartier di Vienna
(MQW)<br />
Edoardo Reviglio, Università LUISS, Roma</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Il programma completo del Seminario può essere consultato qui: <a href="https://goo.gl/fSWYZX">https://goo.gl/fSWYZX</a> </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-75296699856580787022015-09-27T08:14:00.000-07:002015-09-29T01:42:25.365-07:00Cambiamento sede Conferenza StampaCi scusiamo per un tardivo cambiamento della sede.<br />
<br />
La Conferenza Stampa di presentazione dell'Appello si terrà:<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
venerdì 2 ottobre, ore 14</div>
<div style="text-align: center;">
Unione Culturale Franco Antonicelli</div>
<div style="text-align: center;">
via Cesrae Battisti, 4<br />
Torino</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-9076179465245857772015-09-25T09:51:00.001-07:002015-09-29T05:05:41.118-07:00Presentazione pubblica dell'appello per salvare la Cavallerizza Reale<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6KdF7Exlh5-IMFRjWS3HK0NlZthoL7iYYwoingDvuRCcA-2Rbn2Q6two_TUwV7R2rAEuijjWwRbMS46rc3pSIH6OYailUBDDYKfxcawb9vK8K5qAxXEpAm_lzQpaQ8dQMZDFRQltlnzg/s1600/Eco+firma+appello.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6KdF7Exlh5-IMFRjWS3HK0NlZthoL7iYYwoingDvuRCcA-2Rbn2Q6two_TUwV7R2rAEuijjWwRbMS46rc3pSIH6OYailUBDDYKfxcawb9vK8K5qAxXEpAm_lzQpaQ8dQMZDFRQltlnzg/s320/Eco+firma+appello.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Umberto Eco firma l'appello</td></tr>
</tbody></table>
L'<b>APPELLO PER SALVARE LA CAVALLERIZZA REALE QUALE BENE COMUNE E PARTE INTEGRANTE DEL PATRIMONIO STORICO E CULTURALE DI TORINO</b>, aperto alle sottoscrizioni qualche mese fa, sarà presentato pubblicamente venerdì 2 ottobre presso l'Unione Culturale Franco Antonicelli (via Cesare Battisti 4, ore 14), in occasione della sua consegna al Sindaco della Città di Torino e ai suoi massimi organi istituzionali affinché rivedano la decisione di vendere il Compendio della Cavallerizza Reale.<br />
<br />
Saranno presenti:
<b> </b><br />
<br />
<b>Gustavo Zagrebelsky</b>, già Presidente della Corte Costituzionale e Professore Emerito di Diritto Costituzionale presso l'Università di Torino
<b> </b><br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<b>Tomaso Montanari</b>, Professore Ordinario di ‘Storia dell’arte moderna’ (L-ART 02) presso il l’Università ‘Federico II’ di Napoli e Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica «per il suo impegno a difesa del nostro patrimonio»
<b> </b><br />
<br />
<b>Livio Pepino</b>, già Magistrato e già membro del CSM, saggista<br />
<br />
<b>Marco Brunazzi</b>, già Docente di Storia contemporanea presso l'Università di Bergamo, saggista.<br />
<br />
L'incontro è aperto a tutti e ci auguriamo che dia inizio ad un vero dialogo fra istituzioni e cittadinanza sulle scelte che riguardano i beni ed i servizi collettiviENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-69692240138138249892015-06-09T10:04:00.003-07:002015-06-09T10:05:49.949-07:00La Cavallerizza Reale e le Scuderie Imperiali di Vienna ... repetita iuvant<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQbqPxZJPeEw84vpMyIVmBlNMAyju-7I2mhGtHYvlE1kTEnN0V4WdYEc1SIPDUaFQwHeGrzQkvyNGK6i4c7IBeHhQGraXpXYWM-p37mSI377q2-744JQcAeAWDoI0NuCnXesvzpv-0hXc/s1600/cava+plan.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQbqPxZJPeEw84vpMyIVmBlNMAyju-7I2mhGtHYvlE1kTEnN0V4WdYEc1SIPDUaFQwHeGrzQkvyNGK6i4c7IBeHhQGraXpXYWM-p37mSI377q2-744JQcAeAWDoI0NuCnXesvzpv-0hXc/s320/cava+plan.jpg" width="320" /></a></div>
Anche oggi si parla di Cavallerizza Reale, della sua storia recente e dei suoi possibili futuri. Sul blog <a href="http://rottasutorino.blogspot.it/" target="_blank">Rotta su Torino</a> è stato infatti pubblicato un pezzo che con chiarezza e sinteticità espone alcuni dei nodi che hanno interrotto il processo di vendita <br />
del compendio e l'attuale molteplicità degli attori coinvolti per disegnarne la destinazione futura.<br />
E' interessante notare che l'opzione Scuderie Imperiali di Vienna, <br />
<a name='more'></a>che in realtà è oggi il <a href="http://www.mqw.at/" target="_blank">Museums Quartier Wien</a>, già presentata pubblicamente da più di 9 mesi da parte di diversi rappresentanti della cultura torinesi, si stia facendo strada: a forza di parlarne l'idea è entrata nel mondo del possibile e numerosi sono quelli che, recentemente, la presentano come l'ultima scoperta, il silver bullet. Si tratta di un significativo passo verso la creazione di qualcosa di veramente innovativo e di grande portata ma, sicuramente, incompatibile col mix di usi e funzioni (residenziale, terziario, pubblico, servizi, ...) previsti dalla variante 217 (<a href="http://www.comune.torino.it/delibere/2010/2010_00969.html" target="_blank">delibera 2010 00969</a>) e successive modifiche (<a href="http://www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2012/2012_06298.pdf" target="_blank">2012 06298</a> e <a href="http://www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2013/2013_02466.pdf" target="_blank">2013 02466</a>).<br />
<br />
Ma vediamo ora i contenuti dell'articolo <a href="http://rottasutorino.blogspot.it/2015/06/il-futuro-della-cavallerizza-reale-di-torino.html" target="_blank"><i>La Cavallerizza Reale come le Scuderie Imperiali di Vienna? </i></a>e non sognamoci una Hofreitschule!ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-47325224415636127142015-06-05T02:58:00.002-07:002015-06-09T10:07:20.992-07:00I cittadini si interrogano sul futuro della Cavallerizza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8PUjAMFZYvpxKsee3ORe7RkpNEeKLUNboKL5ELLKVxU5kPkERv6s-gCC-cZsRWC_tbav6PdtA1rWM45qGS2BfywHZqyWUUYsry8nruy1PMdESvVpmRgFljVEQFAYOhbuu-b9VmucRRCA/s1600/cavallerizza+in+uso.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8PUjAMFZYvpxKsee3ORe7RkpNEeKLUNboKL5ELLKVxU5kPkERv6s-gCC-cZsRWC_tbav6PdtA1rWM45qGS2BfywHZqyWUUYsry8nruy1PMdESvVpmRgFljVEQFAYOhbuu-b9VmucRRCA/s320/cavallerizza+in+uso.jpg" width="320" /></a></div>
A margine del Convegno <a href="http://cavallerizzareale.polito.it/" target="_blank"><i>Quale futuro per la Cavallerizza Reale di Torino</i></a>, svoltosi al Castello del Valentino (Politecnico di Torino) il 16 ottobre 2014, sono state raccolte alcune opinioni dei partecipanti sulla visione per una <i>Cavallerizza futura</i>.<br />
<br />
Da queste emergono alcuni concetti comuni e chiave per descrivere le attese degli intervistati: bene comune, patrimonio storico <br />
<a name='more'></a>irripetibile, casa delle culture, fucina di idee e creazione artistica, patrimonio storico della città e dei cittadini, hub culturale contemporaneo, complesso achitettonico iscritto sulla lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO appartenente all'umanità e non privatizzabile per definizione, ...<br />
<br />
Queste interviste non sono che un primo assaggio di quanto e come la nuova Cavallerizza potrà nascere anche grazie ai contributi ed alle idee di chi ha a cuore la salvaguardia di una parte fondante della storia di Torino.<br />
<br />
Qui di seguito è possibile visionare il video completo delle interviste realizzate.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/hAtNhUw7wBE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/hAtNhUw7wBE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><i>Realizzazione e montaggio: Massimo Arvat, Roberto Battista, Angela Nasso</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: left;">
<script src="http://connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1"></script>
<fb:like font="arial" href="" show_faces="true" width="150"></fb:like>
</div>
</div>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-36198842167659945282015-06-02T06:04:00.003-07:002015-06-02T06:06:31.526-07:00La paura del privato frena il recupero della Cavallerizza<b>L’intervento urbanistico che può trasformare Torino </b><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;"><i>di Beppe Minello, La Stampa, 2 giugno 2015</i></span><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmGlXylVR_Uffaj0tvTCud9Xy29ZYl6YGNUrRU1W8eOyddFdp0noxUz4KH8mT8Thdiy9sUquGJVOcswV1s007IxyUOUgPLWaXxeh4J5jZkDCcch9Ivyu9_OxWfiaLW9e9vcayD89aq5Q8/s1600/la+stampa+2+giugno+2015.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmGlXylVR_Uffaj0tvTCud9Xy29ZYl6YGNUrRU1W8eOyddFdp0noxUz4KH8mT8Thdiy9sUquGJVOcswV1s007IxyUOUgPLWaXxeh4J5jZkDCcch9Ivyu9_OxWfiaLW9e9vcayD89aq5Q8/s320/la+stampa+2+giugno+2015.jpg" width="320" /></a></div>
Il futuro di Torino passa anche
e ancora dal centro. Là
dove storici palazzi, occupati
dall’Esercito e dalle famiglie
dei suoi militari, garage
della polizia, tribunali militari
e tutto ciò che lo Stato ha infilato
in quella che tutti conoscono
come la «Cavallerizza»
con il risultato di nasconderla
ai torinesi e creando un «buco
» nel recupero totale dello
straordinario Polo Reale, nascerà
qualcosa «che è 100 volte
la Reggia di Venaria»<br />
<a name='more'></a>preconizza
Elisabetta Forni sociologa
dell’Urbanistica al Politecnico.<br />
<br />
<b>La super-Reggia</b><br />
<br />
Ma su come realizzare la super-Reggia la città si divide.
Da una parte ci sono il Comune
e una task-force di enti e
istituzioni, dall’altra i giovani
occupanti dell’«Assemblea
Cavallerizza 14,45» alleati con
esponenti del mondo culturale
e politico. Entrambi vogliono
la stessa cosa: recuperare
lo straordinario complesso
salvaguardandone ogni
aspetto storico-culturale e tutelandone
la fruizione pubblica.
Ma ognuno indica una
strada diversa e solo il buonsenso
e la buona volontà potranno,
un giorno, farle convergere
sul raggiungimento
del bene comune.<br />
<br />
<b>Comune e occupanti</b><br />
Palazzo Civico, com’è noto, ha
imboccato la strada di far sedere
attorno a un tavolo tutti, o
quasi, i soggetti e le istituzioni
che hanno o possono avere un
interesse agli spazi della Cavallerizza,
compresa la Sovrintendenza
che dovrà vigilare
su vincoli e tutele.Un tavolo
aperto a chiunque, anche a chi
non è stato invitato ma ha
un’idea, un progetto da proporre.
Da quel tavolo il Comune
si prefigge di far uscire, in
autunno, unmasterplan di tutto
ciò che sarebbe possibile realizzare
nei 30milamq di edifici
con tanto di vincoli e sostenibilità
economica da presentare
agli investitori privati i quali,
fino ad oggi, hanno già disertato
due volte i bandi con i quali
la Cavallerizza, così com’è,
era stata offerta almercato.<br />
<br />
<b>«Non basta»</b><br />
«Non basta» è l’obiezione che
arriva dalle docenti del Politecnico,
Elisabetta Forni e Silvia
Gron, invitate al tavolo comunale
dall’assessore Gianguido
Passoni, dal quale dipende
il patrimonio comunale
e quindi una bella fetta della
Cavallerizza. Lo scopo dell’invito
(«Non aderiamo al protocollo
firmato da tutti quelli
che si sono seduti al tavolo comunale
») era, ed è, quello di illustrare
«la visione - spiegano
Forni e Gron - sulle possibili
destinazioni del manufatto,
parte della zona di Comando
del sito Unesco delle Regge
Sabaude, emersa dal lavoro
condotto in Ateneo dall’autunno
scorso e presentato nel
convegno di ottobre al Castello
delValentino». «Non basta»
perchè, a giudizio delle due
docenti, l’indagine che intende
fare il Comune «non può essere completa senza uno studio approfondito su tutta una serie di aspetti, da quali materiali e fatta la Cavallerizza e quali stratificazioni storiche contiene a quanto e in che modo è compromessa dal punto di vista<br />
strutturale. Ad oggi, c’è giusto una planimetria dei luoghi. Ma per realizzare questi approfondimenti, base di uno studio di fattibilità serio, ci vogliono mesi, un tempo che non ci sembra contemplato dal Comune». Il secondo passo per le due docenti, tra le persone più ascoltate dai giovani occupanti i quali, in ogni caso, non le riconoscono come loro rappresentanti («Sono lì come Politecnico»), dovrebbe «essere quello di valutare la capacità degli spazi ad accogliere nuove funzioni».<br />
<br />
<b>«Illudiamo il privato»</b><br />
«É inutile illudere un eventuale compratore - dice Elisabetta Forni - di poter realizzare un mix di interventi, alloggi e attività commerciali accanto a destinazioni culturali, che alla prova dei fatti non renderebbero remunerativo l’investimento». Passoni e il Comune, al contrario, basano il loro progetto di recupero ipotizzando il coinvolgimento, ben delimitato dal masterplan allo studio, dei privati: « É l’unico modo - non si stanca di ripetere Gianguido Passoni -, di questi tempi di scarse risorse pubbliche, per poter realizzare l’ambizioso e necessario obiettivo di recupero della Cavallerizza senza rinunciare alla fruizione pubblica del bene. C’è la Sovrintendenza a vigilare: cosa si pretende di più?». Ma la professoressa Forni sbandiera le<br />
delibere che stanno alla base del protocollo comunale sottolineate là dove si parla di «funzioni residenziali ammesse in tutti gli immobili (eccetto quelli per uso pubblico e cioè Cavallerizza Reale, la Rotonda e il maneggio Chiablese) fino al 50%» della superficie. Anche le due docenti, come uno dei protagonisti dello studio comunale, l’architetto Matteo Robiglio di Homers che con Equiter dovrà preparare il masterplan, guardano alle scuderie imperiali di Vienna come esempio di recupero da perseguire. Ma mentre per il Comune l’alleanza con il privato è imprescindibile («Chi paga?» direbbeTotò), per le due docenti e il movimento di cui sono ascoltate espressioni, dovrebbe, anzi «sarà il progetto stesso di un luogo culturale di<br />
eccellenza ad attirare, nel tempo, ché nessuno si illude di realizzare tutto in un colpo solo, i fondi europei, statali, privati per creare un qualcosa che varrebbe cento Regge di Venaria, unico nel panorama europeo».<br />
<br />
<b>«I privati in concessione»</b><br />
Le docenti pensano, ad esempio, a una «Fondazione di partecipazione» dove più realtà concorrono a creare e a gestire il bene, «anche i privati coinvolti con concessioni per un congruo numero di anni necessari a rientrare dell’investimento, dopo di ché il bene tornerebbe nella disponibilità del pubblico». Sicure che funzionerebbe? «No, ma approfondire l’ipotesi è obbligatorio. Se si dimostrasse che questo modello non sta in piedi allora sarebbe corretto valutare altre strade».<br />
<br />ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-79825256975853818652015-05-26T10:27:00.001-07:002015-05-26T10:29:56.182-07:00Chissà ... magari Homers ....Una dote che non avremmo mai sospettato potesse appartenere ai nostri Amministratori è la preveggenza; li abbiamo sempre pensati assorti e preoccupati di gestire al meglio le sorti delle povere amministrazioni che hanno la sventura di dover tenere a galla, sempre impegnati a rivedere bilanci impietosi e annaspare fra pratiche polverose e contingenze urgenti.<br />
<br />
Ed invece no!<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Hanno anche, talvolta, visioni premonitrici che lasciano il cittadino veramente stupefatto di cotante capacità: non è proprio da tutti, infatti, individuare con 5 mesi di anticipo chi potrebbe poi, mesi dopo, trovarsi a dover redigere la "Bibbia della Cavallerizza".<br />
<br />
Fenomeni sovrannaturali? Investitura divina? ... che stolto, è un banale caso di <i>processo democratico che più democratico di così non esiste</i>.<br />
<br />
Racomando di ascoltare con attenzione al minuto 1' 07" l'intervista rilasciata dall'assessore Passoni in data 12 gennaio 2015 per cogliere l'istante preciso della preveggenza. I più curiosi potranno, ovviamente, ascoltare i 4 minuti circa dell'intervista, per scoprire tutti i segreti del Community Land Trust applicato al caso Cavallerizza, e discusso da Matteo Robiglio e dalla sua Homers nella stessa data.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-85733871016431762022015-05-26T09:33:00.001-07:002015-05-26T09:34:36.283-07:00Alcune riflessioni .... sulla nascita della Nuova Cavallerizza<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.0.$end:0:$text0:0"><i>Una lettrice del blog ci segnala alcuni commenti sull'articolo 'Nasce la Nuova Cavallerizza' (La Stampa, 26 maggio 2015)</i></span></span></span></span></span><br />
<br />
<br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.0.$end:0:$text0:0">In
data odierna la stampa riportava il coinvolgimento di Assemblea
Cavallerizza 14:45 al tavolo costruito a seguito della sottoscrizione
del protocollo di intesa per la vendita della Cavallerizza Reale. Questa
notizia è falsa. Il coinvolgimento delle doc</span></span><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text0:0">enti
Gron e Forni non è relativo ad un loro ruolo di rappresentanza
dell’Assemblea Cavallerizza, </span></span></span></span></span></span><br />
<a name='more'></a><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text0:0">bensì erano presenti in rappresentanza del
Politecnico di Torino.</span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text0:0">Siamo
sorpresi che il giornalista che ha firmato l’articolo (Minello) sia
stato così “distratto” nel riportare la notizia. Quello che è certo è
che il comune di Torino ha tutto l’interesse che si diffonda la voce di
un nostro accordo e quindi di un loro presunto buon operato. La posizione
di Assemblea Cavallerizza 14:45 è molto diversa. L’assemblea ha
fortemente criticato l’ipocrisia sottesa al percorso del protocollo
d’intesa, un percorso che l’assessore Passoni definisce, con la sua
abituale spudoratezza, la “quintessenza della democrazia”, ma che, come
capirebbe anche un bambino, nei fatti ha ben poco di democratico.</span></span></span></span></span></span><br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text0:0"> </span><br data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text1:0" /><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text2:0">A
cominciare dalla scelta di affidare un progetto così strategico e
delicato, anche simbolicamente, alla valutazione preventiva di un
soggetto da tempo inserito nella filiera imprenditoriale
cittadino-bancaria-politecnica torinese: «Homers». Scrive La Stampa:
“Gli architetti di Homers valuteranno ogni idea, mentre gli economisti
di «Equiter» valuteranno costi e sostenibilità economica di ogni
progetto. Il masterplan che ne verrà fuori sarà la «Bibbia della
Cavallerizza» alla quale dovranno rifarsi gli investitori che riterranno
di partecipare al bando o bandi che verranno per trasformare il sogno
in realtà. Passoni: «Un processo più democratico non esiste». </span></span></span></span></span></span><br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text2:0"> </span><br data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text3:0" /><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text4:0">Che
cos’è questo processo democratico con Masterplan biblico, di cui parla
Passoni? Alla Compagnia di San Paolo viene delegato lo studio di
fattibilità (ossia che si può o non può fare) riguardo alla destinazione
della Cavallerizza. Però la Compagnia è parte in causa, in quanto una filiale di Intesa San Paolo ha
prestato soldi al Comune che, di rimando, ha posto tra le altre garanzie
la Cavallerizza. La Compagnia di San Paolo, a sua volta, ha assoldato la società
Homers --“social real estate developers” -- per fare uno studio
architettonico. Lo studio quindi è diretto e commissionato da San Paolo,
che non essendo un ente pubblico con finalità pubbliche, punta
naturalmente a realizzare il massimo guadagno possibile, legittimamente
derivato dalla cessione del bene o dalla sua messa a valore privato. </span></span></span></span></span></span><br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text4:0"> </span><br data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text5:0" /><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text6:0">Il
conflitto tra il bene pubblico, cittadino, comune e l’interesse di un
soggetto privato -- ancorché definito da Fassino “parastatale” --
esplode dunque in questa vicenda della Cavallerizza Reale.</span></span></span></span></span></span><br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text6:0"> </span><br data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text7:0" /><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text8:0">Ma
c’è di più. “Homers” significa l’Architetto Robiglio, intervistato oggi
su La stampa. Oltre a essere Professore Ordinario del Politecnico,
Robiglio è anche libero imprenditore e fondatore, insieme a Isabelle
Tuissant, di TRA, uno studio di architettura specializzato in
riconversione e riuso di edifici pubblici, e coinvolto nel comitato
scientifico di TORINO STRATEGICA, associazione di cui fanno parte tutti i
big dell’affare Cavallerizza, nonché membro di Avventura Urbana,
l’associazione che si occupò della progettualità partecipata in merito
agli asili -- poi purtroppo privatizzati. </span></span></span></span></span></span><br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text8:0"> </span><br data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text9:0" /><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text10:0">Homers,
a sua volta, ha incaricato l’associazione “luoghi possibili” di
osservare la struttura e il modo di agire dell’assemblea. L’associazione
ha il compito di fare qualche intervista durante il mese di giugno,
riportarla a Homers e così superare il problema democratico della
progettualità partecipata con la cittadinanza. </span><br data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text11:0" /><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text12:0"> </span></span></span></span></span></span><br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text12:0">Sorvoliamo
sull’ipocrisia di voler “interpretare” le esigenze della cittadinanza
torinese attraverso un mesetto di osservazione di un cantiere culturale
come è la Cavallerizza oggi. Più preoccupante, al di là dello specifico della
Cavallerizza, è il fatto stesso che l’assessore e il comune pensino e
dichiarino pubblicamente che un processo più democratico di quello messo
in atto attraverso l’assegnazione di fatto di funzioni esplorative,
rappresentative e deliberative relative a un Monumento storico cittadino
e al suo uso a soggetti privati, non esiste. Questo ci dà, purtroppo,
la misura dell’inadeguatezza delle istituzioni cittadine nel rispondere
alla gigantesca mobilitazione dell’opinione pubblica creatasi intorno
alla questione Cavallerizza. </span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text12:0">Che così diventa simbolo forse non di
malaffare, ma certamente di sordità e cecità nei confronti della domanda
di democrazia reale, partecipata e condivisa, che viene dai cittadini.
Il che significa di pessima politica. </span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text12:0">Ma forse Passoni confonde il
significato della parola “condivisa” con il nome della società di
Robiglio, “tra. architettura condivisa”.</span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text12:0"><br /></span></span></span></span></span></span>
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text12:0">Cristina Iuli</span></span></span></span></span></span><br />
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text12:0"><br /></span></span></span></span></span></span>
<span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body"><span class="UFICommentBody _1n4g" data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".3.1:4:1:$comment969628429754831_969648603086147:0.0.$right.0.$left.0.0.1.$comment-body.0.3.0.$end:0:$text12:0"><br /></span></span></span></span></span></span>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-76771400120226299922015-05-26T07:52:00.001-07:002015-05-26T08:01:49.560-07:00“Sarà come avere a Torino le scuderie imperiali di Vienna”<i><span style="font-size: x-small;">Elena Lisa intervista Matteo Robiglio (Ordinario in Composizione Architettonica ed Urbana del Politecnico di Torino), La Stampa, 26 maggio 2015</span></i><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<b><span style="color: #00269a;">E
</span><span style="color: black;">così la Cavallerizza rinasce.</span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">Apprezzate
o meno le trasformazioni nei secoli, ormai è evidente quale sia il
suo destino: risorgere dalle sue ceneri. Il profilo della
«Cavallerizza che verrà» lo traccia Matteo Robiglio, professore
esperto in restauro urbano e architettonico, cardine di una squadra
di esperti impegnata a definire il futuro di una ex zona di servizio
di Palazzo Reale, e oggi patrimonio dell’Unesco. </span></div>
<a name='more'></a><span style="color: black;">Ma soprattutto dei
torinesi. Attenti a molte cose della città. Sorti della Cavallerizza
incluse.</span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a>
<span style="color: black;"><b>Professore, si cimenterà nella
riqualificazione di un edificio attorno al quale si sono accesi
dibattiti anche duri. Affronta il lavoro con quali preoccupazioni?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Una
che considero “sacra” e che tengo stretta: rispettare la storia
dell’edificio».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Ma
non si dovrebbe parlare di futuro?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Sì,
ma senza dimenticare il passato, la natura della Cavallerizza e gli
spazi originali. La sua nuova vita partirà da lì».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Da
un lavoro conservativo?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Per
quel che riguarda la struttura, sì. Parte del nostro lavoro sarà
proprio rileggere documenti d’archivio e vecchie piantine».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Recuperare
gli spazi per farne un uso diverso?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Quando
parlo della Cavallerizza subito penso al sistema di scuderie
imperiali di Vienna.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">Sono
state ristrutturate, bellissime. Ma lì oggi è nato un polo di
attività differente: gallerie</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">d’arte
e caffè, residenze universitarie e piccole botteghe».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Sta
toccando un punto nevralgico, lo sa vero?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«So
che è la sua destinazione a essere oggetto di scontri e
preoccupazioni. Per esempio quelle di chi oggi la occupa,
l’«Assemblea 14.45». Ci tengo a spiegare che a me, come
cittadino, interessa una cosa sola».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Dica...</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Che
la Cavallerizza dovrà tornare ad essere vissuta da tutti i
torinesi».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Ammetterà
che ci sono meno chance se poi, una volta recuperata, saranno privati
ad investici, non crede?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Il
momento in cui la Cavallerizza è stata, in assoluto, frequentata di
meno è stato quando il “proprietario” era lo Stato. Era parte di
un’ala destinata alle forze dell’ordine che lì ci parcheggiava
le auto. E nessuno poteva entrarci».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Crede
di poter garantire che la Cavallerizza resterà della città?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Sta
negli accordi con il Comune. Nel nostro gruppo di lavoro c’è un
esperto di restauro e uno</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">specialista
nell’ascolto del territorio. Uno storico archivista e un legale
specializzato in diritto dei beni pubblici, demaniali e
patrimoniali».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Un
avvocato, e perché?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Per
costringere a una serie di vincoli e garantire l’uso pubblico anche
di quegli spazi che, eventualmente, saranno privatizzati ».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Parlare
di vincoli è come invitare alla fuga proprio i privati...</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Non
scappano quando le regole sono chiare e ben definite fin
dall’inizio».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>Quando
restituirà al Comune il piano di restauro?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Settembre,
ottobre, non oltre ».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;"><b>E
su quale parte della Cavallerizza si concentrerà maggiormente?</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«La
parte bassa della struttura. Quella deve essere recuperata in fretta
per trovare le giuste destinazioni, e tornare adessere veramente
patrimonio di tutti. Non soltanto per certificazione dell’Unesco».</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: white;"><b>Intervista</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">«Ciò
che conta è che laCavallerizza</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: black;">torni
ad essere frequentata e vissuta da tutti i torinesi»</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-75750714189696737352015-05-26T07:14:00.000-07:002015-05-26T07:18:05.760-07:00Nasce la nuova Cavallerizza <b>Alla stesura del piano potranno partecipare anche gli occupanti</b><br />
<br />
<i><span style="font-size: x-small;">di Beppe Minello, La Stampa, 26 maggio 2015</span></i><br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglowfmwjGCwVSfPRs2WomOZ_ZwOgRDSwQEi9G8YBwRoQ8LuLX7sOwU0gPyKdgZMnFzdXeJiYpN_Z6As1am6IuXe5NL4Jk2zhPpo54hpbCflWQKUYV2yirurSTPkxIuk-GE0WwLue-I1FA/s1600/cav+stampa+25+5+2015.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglowfmwjGCwVSfPRs2WomOZ_ZwOgRDSwQEi9G8YBwRoQ8LuLX7sOwU0gPyKdgZMnFzdXeJiYpN_Z6As1am6IuXe5NL4Jk2zhPpo54hpbCflWQKUYV2yirurSTPkxIuk-GE0WwLue-I1FA/s320/cav+stampa+25+5+2015.jpg" width="320" /></a>Un giorno, forse, entreremo a passeggiare, bere un aperitivo, mangiare un boccone al ristorante, in un pezzo di città fino ad oggi sostanzialmente «proibito». Un angolo che trasuda storia dove si ergono 30 mila metri quadrati di edifici che, convenzionalmente e tutti insieme, chiamiamo Cavallerizza, racchiusi nel quadrilatero <br />
<a name='more'></a>compreso fra il Teatro Regio, via Verdi, via Rossini e i giardini dei bastioni sconosciuti ai torinesi perchè inaccessibili.<br />
<br />
<br />
Il patto in Comune<br />
<br />
Bar, negozi, ristoranti sotto i portici di edifici che, ai piani superiori, quasi certamente ospiteranno, non i temuti alloggi di lusso, ma residenze universitarie perché è difficile ricavare altro da strutture vincolate fino all’ultimo mattone e formate da un corridoio e stanzette, le stesse che un tempo usavano paggi e palafrenieri. S’incroceranno, forse, gli studenti dell’Accademia Albertina e i ragazzi arrivati da tutta Europa ad ammirare una città ancora più universitaria di oggi e che troveranno nel nuovo, storico, quartiere l’ostello che Torino non ha mai avuto in centro. Per strada v’imbatterete negli studiosi e i loro allievi impegnati nelle ricerche all’Archivio di Stato finalmente dotato di spazi adeguati visto che, molto probabilmente, si sarà allargato dove oggi ci sono i genieri dell’Esercito. Nell’aria potrebbero sentirsi i gorgheggi degli artisti del Teatro Regio impegnati nelle prove, oppure gli accordi dei musicisti al lavoro nella sala di registrazione. Gli attori e le comparse del Teatro Stabile, impegnati anche loro nelle prove, saranno accanto a voi a trovare un po’ di ristoro al bar o, magari, faranno, come voi, due passi nei giardini dei bastioni finalmente aperti a tutti. Forse ci siamo fatti prendere un po’ la mano dalla descrizione di un sogno, quello della nuova Cavallerizza che ha però buone probabilità di avverarsi visto che tutti gli enti e le istituzioni toccati dal problema e desiderosi di risolverlo hanno sostanzialmente stretto un patto, ufficializzato ieri mattina a Palazzo Civico davanti all’assessore al Patrimonio, Gianguido Passoni. Patto che prevede, entro l’estate, di arrivare a stendere una sorta di masterplan della Cavallerizza, cioè le indicazioni di ciò che si potrà fare in ogni frazione del complesso urbanistico, con relativo piano di costi e sostenibilità economica di tutte le parti di proprietà comunale e di quelli acquisiti dal Demanio militare dalla Cassa depositi e prestiti di Cassa, con un occhio ai giardini dei bastioni che sono diretta competenza della Sovrintendenza.<br />
<br />
<br />
I giovani occupanti<br />
<br />
Sovrintendenza che, ieri, con Luisa Papotti, era presente al tavolo dove sedevano Comune, Regione, Archivio di Stato, Università, Edisu, Compagnia di San Paolo, Stabile, Regio, Accademia di Belle arti e pure Politecnico e Architettura. Attorno al tavolo c’erano, infatti, anche i professori Gron e Elisabetta Forni, sempre in prima fila con i giovani di «Cavallerizza 14,45» che occupano da un anno l’edificio. Anche loro potranno, e chiunque lo desidera, potrà suggerire progetti, idee per la cavallerizza che verrà. Gli architetti di «Homers» valuteranno ogni idea, ogni richiesta mentre gli economisti di «Equiter» valuteranno costi e sostenibilità economica di ogni progetto. Il masterplan che ne verrà fuori sarà la «Bibbia della Cavallerizza» alla quale dovranno rifarsi gli investitori che riterranno di partecipare al bando o bandi che verranno per trasformare il sogno in realtà. Passoni: «Un processo più democratico non esiste».<br />
<br />
<a href="http://www.lastampa.it/2015/05/26/cronaca/nasce-la-nuova-cavallerizza-kTrj69ZCJaXFN9Kt5VEiHO/pagina.html" target="_blank">vai all'articolo</a><br />
<br />ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-64311330325264320522015-05-23T06:23:00.000-07:002015-05-24T06:40:31.474-07:00Un anno di “Occupy Cavallerizza”Il movimento organizza concerti, social-picnic e una radio. Ma fa scappare gli investitori<br />
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<span style="font-size: x-small;"><i>di Emanuela Minucci, La Stampa, 23 maggoio 2015</i></span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirGIcYjcrBvZCL7Tf88vUhwJe01pgEg3J89MxKzgnW4dt6YC4PaBB_KoGL66nic1j_E_LRQpmvC9DZsAvJp17ZlmSFknr-IprXOZcloVivABWTVwVopBRKy0ls09FMWT-Ptk9EA_xxIrw/s1600/cavallerizza.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirGIcYjcrBvZCL7Tf88vUhwJe01pgEg3J89MxKzgnW4dt6YC4PaBB_KoGL66nic1j_E_LRQpmvC9DZsAvJp17ZlmSFknr-IprXOZcloVivABWTVwVopBRKy0ls09FMWT-Ptk9EA_xxIrw/s320/cavallerizza.jpg" width="320" /></a>«Minimo tre persone a turno: cambiare tubo dell’acqua,
decespugliare il giardino, cominciare pulizie sala teatro, portare
elettricità». Era il 28 maggio di un anno fa quando questo cartello
venne appeso sui muri délabré della Cavallerizza. Cominciò con quella
scritta a pennarello verde l’occupazione da parte dell’Assemblea 14.45
delle antiche scuderie dei Savoia. L’obiettivo allora come oggi era
occuparsi di quel gioiello tutelato dall’Unesco perché restasse un bene
comune. «Qui non si tratta di dare la cera sulle macerie - disse allora e
ripete oggi Giulia Druetto, avvocato praticante, chioma lampone e
<br />
<a name='more'></a>collana etnica - ma di dimostrare quanto bene vogliamo a questo luogo
pubblico, che vogliamo resti tale». E oggi questo primo compleanno si
festeggerà in puro stile «Occupy Cavallerizza»: dibattiti (sarà anche
ospite «via Asti liberata» e l’ex Moi), concerti, visite guidate, e poi
la presentazione della «chiamata all’azione» del nuovo modello economico
e dei gruppi di lavoro. Il tradizionale mix di festa e impegno civile.
Con tanto di presentazione della nuova moneta della Cavallerizza e di
una radio che da qualche giorno si ascolta su internet Radio Sbam 14.45.
<br />
<div class="ls-articoloTesto" itemprop="articleBody" style="font-size: 14px;">
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<span class="nero" style="font-size: small;">Un anno di performance</span>
<br />
<span style="font-size: small;">In dodici mesi di sacchi a pelo stesi sul pavimento laddove dormivano
i cavalli del Re le scuderie dei Savoia, i giovani occupanti hanno
organizzato una cinquantina di concerti, almeno ottanta dibattiti, gli
incontri off di Biennale Democrazia, almeno due cene sociali la
settimana, circa 40 spettacoli teatrali e altrettante performance
danzanti. «E, soprattutto, abbiamo, in accordo con la Soprintendenza -
spiega oggi Giulia Druetto - restituito alla cittadinanza un giardino
secolare di rara bellezza. </span><br />
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<span class="nero" style="font-size: small;">La fuga degli investitori</span>
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<span style="font-size: small;">Un anno di occupazione però ha il suo lato B, quello che sta costando
a Palazzo civico l’empasse della vendita del comprensorio gioiello
degli edifici che ha in catalogo il Comune. E ora però le banche battono
il tempo all’amministrazione. I fatti sono chiari: già prima
dell’occupazione sono andate deserte due gare. Da un anno a questa
parte, però, come spiegano alla Divisione Urbanistica, l’interesse da
parte degli investitori si è molto intiepidito. Un bene occupato,
specialmente con i paletti che hanno posto i suoi occupanti rispetto ad
una sua ipotetica vendita, vede fuggire i possibili acquirenti. E suona
come un ultimatum la richiesta inviata da Intesa Sanpaolo e da Unicredit
al Comune di Torino qualche giorno fa. Le banche chiedono al comune
entro il 30 giugno un piano dettagliato per la dismissione di un
pacchetto di immobili fra cui c’è la Cavallerizza. E il Comune sembra
avere pronta la ricetta: «Il processo decisionale che, presto,
illustreremo è la quintessenza della democrazia» sostiene l’assessore al
Patrimonio Gianguido Passoni. Fra qualche giorno si sveleranno gli
ingredienti.</span><br />
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<span style="font-size: small;"><a href="http://www.lastampa.it/2015/05/23/cronaca/un-anno-di-occupy-cavallerizza-xWyxBo3gD22k1An8zaFtGL/pagina.html" target="_blank">Vai all'articolo</a></span><br />
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<br /></div>
ENeghttp://www.blogger.com/profile/07737835744735229312noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6551422357499794870.post-16002620256242963172015-05-15T13:44:00.000-07:002015-05-24T06:44:28.249-07:00Cavallerizza, ultimatum delle banche. “Entro giugno piano per la vendita” Intesa e Unicredit scrivono al Comune chiedendo progetti certi per il complesso di via Verdi e gli altri immobili cartolarizzati<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;"><i>di Gianluca Paolucci, La Stampa, 15 maggio 2015</i></span><br />
<br />
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<div class="ls-articoloTesto" itemprop="articleBody" style="font-size: 14px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyo5WU1aH0uPGuvqA9uaI8HzlYjjA_G4knbKshh_Mf6RmZ8M-YAFoiVAaO5SAYd3la444p4ORiSjRfi5HBTykmolmhyphenhyphenCUPEXZjL2rDyI_mz1ZOBryLdLH0-WaSKcmV43o9P_ImtfEAHio/s1600/cavallerizzaingresso.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyo5WU1aH0uPGuvqA9uaI8HzlYjjA_G4knbKshh_Mf6RmZ8M-YAFoiVAaO5SAYd3la444p4ORiSjRfi5HBTykmolmhyphenhyphenCUPEXZjL2rDyI_mz1ZOBryLdLH0-WaSKcmV43o9P_ImtfEAHio/s320/cavallerizzaingresso.jpg" width="320" /></a></div>
Suona come un ultimatum la richiesta inviata da Intesa
Sanpaolo e da Unicredit al Comune di Torino qualche giorno fa. Le due
banche chiedono al comune entro il 30 giugno un piano dettagliato per la
dismissione di un pacchetto di immobili tra i quali figura anche la
Cavallerizza e l’ex zecca di via Verdi. Per capire perché si è arrivati
all’ultimatum, occorre fare un salto indietro alla fine del 2009. Quando
il comune, alla ricerca di nuove fonti di<br />
<a name='more'></a> finanziamento per far fronte
ai propri impegni, decide di «cartolarizzare» una parte del suo
patrimonio immobiliare.
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<br />
Ovvero, semplificando, incassa adesso le vendite che farà in futuro.
Per far questo compra una società-veicolo che<br />
possa compiere questo
tipo di operazioni, la ribattezza «Cartolarizzazione Città di Torino
srl» (Cct) e conferisce 11 immobili e terreni in due lotti distinti.
Dentro c’è un po’ di tutto, dai palazzi in centro alle ex aree
industriali dismesse. La delibera del consiglio comunale che
nell’ottobre del 2009 fissa l’elenco dei beni da vendere fissa in 75,1
milioni di euro il corrispettivo minimo atteso dalle cessioni. Il
venditore del veicolo è una fondazione di diritto olandese, la Stichting
Noventumburg, per il tramite della Kpmg Fides. Il primo lotto viene
finanziato da Intesa Sanpaolo con 35 milioni di euro. Nel secondo
finiscono la Cavallerizza, l’ex zecca, il terreno tra corso Mortara e
via Orvieto del «comprensorio Vitali» e altri due edifici già venduti.<br />
Questo secondo lotto viene finanziato con 39 milioni di euro
complessivi da Intesa Sanpaolo e Unicredit. I piani del comune, che
prevedevano un vendita piuttosto rapida e un altrettanto rapido incasso,
si scontrano con la crisi che abbatte le valutazioni degli immobili e
con una serie di altri problemi più specifici. Ovvero, la questione
della Cavallerizza, che del pacchetto di immobili è senz’altro il più
pregiato e quello con la vicenda più complessa alle sue spalle. Così
l’operazione Cct, che nei piani iniziali doveva chiudersi nel 2013 con
le cessioni degli immobili e il rimborso delle somme incassate, non va
come previsto. Così viene prorogata una prima volta fino alla fine del
2014 e poi di nuovo fino alla fine del 2015. Nel frattempo, una serie di
cessioni sono state comunque effettuate e il debito con le banche viene
ridotto.<br />
<br />
A questo punto però le banche, anche in virtù della difficile vicenda
della Cavallerizza, chiedono un po’ di chiarezza e fanno partire la
richiesta di un piano dettagliato per la commercializzazione degli
immobili. Sul secondo lotto restano infatti da rimborsare poco più di 30
milioni di euro. Nessun timore particolare, spiegano dagli istituti
coinvolti. Piuttosto, la voglia di un po’ di chiarezza.<br />
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<a href="http://www.lastampa.it/2015/05/15/cronaca/cavallerizza-ultimatum-delle-banche-entro-giugno-piano-per-la-vendita-FFsdTMJR3wXSAUAtTAHS5I/pagina.html?utm_source=Newsletter+Gianguido+Passoni&utm_campaign=254220e915-Newsletter_Settimanale_11_24_2015&utm_medium=email&utm_term=0_c332583af6-254220e915-25775761" target="_blank">Vai all'articolo</a><br />
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<a href="https://drive.google.com/file/d/0Bw7c1u2hmwZHRFFJclVlalR3Y1E/view?usp=sharing" target="_blank">Scarica articolo (pdf 256 kB)</a><br />
<br /></div>
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